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A questa domanda Sergio Colombo avrebbe risposto “Io no spik inglish”. Questo è il titolo del film uscito nel 1995 e interpretato dal famoso Paolo Villaggio nel quale sono descritte le disavventure dell’assicuratore Sergio. In seguito all’acquisizione dell’azienda italiana da parte di una multinazionale estera, Sergio viene licenziato per la scarsa conoscenza della lingua inglese e si vede costretto a frequentare un corso full immersion in lingua straniera a Oxford. La commedia, seppur descrive una condizione esagerata,  evidenzia i cambiamenti sociali in atto già nel ‘95, l’ingresso nel mercato italiano di player internazionali e l’esigenza di conoscere la lingua inglese per un’integrazione soddisfacente nel mondo del lavoro.

Questo incipit esplicita la funzione di questo articolo nel quale saranno brevemente indicati dati statistici relativi al mondo del lavoro e alla conoscenza della lingua inglese come skill di base e successivamente saranno descritti programmi e strumenti utili per lo studio della lingua.

Diversi istituti nel 2016 hanno condotto una ricerca sul rapporto tra occupazione e la conoscenza di almeno una lingua.

Secondo fonti Eurostat il 65 % degli adulti in età lavorativa nell’UE conosce almeno una lingua. La Svezia risulta essere il paese più virtuoso vicino al 97% mentre l’Italia si attesta intorno al 68% del campione raccolto.

Fonte: https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/EDN-20180926-1?inheritRedirect=true.

Il fenomeno è stato esaminato anche dal Cambridge Assessment English, l’organismo dell’Università di Cambridge che presiede la gestione degli esami di valutazione della conoscenza della lingua inglese nel mondo. English at Work: global analysis of language skills in the workplace è il titolo dell’analisi condotta sull’uso della lingua inglese nel luogo di lavoro. Durante l’indagine sono stati intervistati più di 5.300 dipendenti in 38 paesi. Più di due terzi dei partecipanti hanno risposto che considerano importante la conoscenza della lingua inglese per il lavoro, in particolare questa percentuale sale per i paesi sviluppati rispetto ai paesi BRIC e quelli in via di sviluppo. Inoltre più le dimensioni dell’azienda crescono più questa competenza è richiesta. Tra le funzioni aziendali il 78% del top management ha dichiarato che la conoscenza della lingua inglese è essenziale, seguita dalla funzione marketing, vendite e da quella customer service. Il campione ha evidenziato come reading e speaking siano le skills principali da padroneggiare. Il 32% del campione ha inoltre dichiarato di aver sostenuto un interview in inglese per l’assunzione. Infine, si rileva come la conoscenza della lingua inglese consente di accedere a migliori posizioni lavorative, incrementare i benefit e ottenere salari più elevati rispetto al possesso di altre skills.

Fonte: http://englishatwork.cambridgeenglish.org/#page_q_skills.

Education First è la principale organizzazione privata specializzata nella formazione linguistica nei paesi esteri, fondata nel 1965 con sede in Svezia. Redige il più ampio rapporto internazionale sulle competenze linguistiche dell’inglese. Nell’ottava edizione sono stati esaminati 88 paesi, la Svezia è risultata il paese con la più ampia conoscenza della lingua inglese mentre l’Italia ricopre la posizione 34 della classifica. Nel nostro paese la diffusione dell’inglese è sbilanciata a favore delle regioni del nord. Per quanto riguarda il sesso la donna risulta avere maggiori competenze.

Nel rapporto sono evidenziati anche aspetti legati all’uso dell’inglese rispetto a vari settori. L’economia dei paesi è alimentata sempre più dagli scambi commerciali e la lingua deputata per le transazioni internazionali è l’inglese. Le indagini condotte evidenziano come le competenze linguistiche facilitano la gestione dell’impresa. Maggiore è l’ampiezza del mercato e migliore è la consapevolezza della necessità della lingua inglese per le aziende. A livello microeconomico la conoscenza dell’inglese migliora la produttività, al contempo sotto l’aspetto macroeconomico la diffusione dell’inglese migliora tutti gli indici generali. Più in generale l’inglese, in quanto è la forma di linguaggio più flessibile e una tra le più diffuse, facilita e incrementa i rapporti sia professionali che personali in ogni ambito della vita.

Fonte e approfondimenti: https://www.ef-italia.it/epi/.

Da questa analisi si evince che l’inglese è ovunque, è quindi fondamentale sviluppare le proprie competenze linguistiche per non essere isolati e per migliorare la propria condizione lavorativa. Il segreto per diventare fluenti è l’utilizzo costante. Il linguaggio è lo strumento per esprimere idee e concetti, ogni linguaggio ha proprie regole e parole perciò risulta inefficace la traduzione letterale dalla lingua originale a quella straniera. Spesso però si possono riscontrare similitudini nella logica che sottende i diversi linguaggi. Tali affinità facilitano l’apprendimento della lingua.

Attualmente in Italia sia la scuola dell’obbligo che la formazione universitaria offrono percorsi formativi nei quali è incluso lo studio della lingua inglese. Si parte da un minimo di 3 ore settimanali fino a corsi ed esami interamente in lingua. Molto deve essere fatto però personalmente al di fuori di tale contesto. Lo sviluppo tecnologico, il miglioramento dei mezzi di trasporto e la crescente facilità di spostamento grazie  all’istituzione dell’UE hanno incrementato le opportunità di scambio culturale e conoscenza della lingua.

Come migliorare quindi tutti gli aspetti: reading, speaking, writing, listening?

READING

La lettura di libri con difficoltà crescente, iniziando da quelli per bambini per i principianti è un ottimo metodo di apprendimento. Informarsi su argomenti di proprio interesse in lingua inglese stimola la concentrazione e rende più piacevole la lettura. Leggere è anche un efficace esercizio per migliorare il vocabolario e la conoscenza delle regole grammaticali per la costruzione della frase. Farlo ad alta voce permette di migliorare anche lo speaking.

LISTENING

Il listening per le persone residenti in paesi non anglofoni è di solito l’ultima skill a migliorare, questo dipende dall’esposizione ai suoni anglofoni. In Italia un grosso limite è la consuetudine di doppiare i film. Adesso è possibile migliorare lo speaking a casa  utilizzando Youtube. La piattaforma consente di accedere a migliaia di contenuti, è possibile seguire tanti youtuber inglesi o meglio vedere ripetutamente piccoli spezzoni di film. Se le immagini del video possono distrarre dall’ascolto, nel web è possibile reperire numerosi podcast su svariati argomenti oltre a dialoghi in perfetto accento British. Un esempio sono i podcast settimanali della BBC (https://www.bbc.co.uk/programmes/p02pc9zn/episodes/downloads), oppure la serie proposta dal British Council (http://learnenglish.britishcouncil.org/learnenglish-podcasts). Un sito molto utile per sviluppare l’ascolto è Lyrics Training (https://lyricstraining.com/), dove è possibile ascoltare le canzoni preferite e completare il testo del karaoke. Altri siti offrono veri e propri percorsi formativi impartiti da insegnanti madrelingua o da ragazzi anglofoni come italki (https://www.italki.com/home). Esistono app che consentono di progredire ogni aspetto. L’uso di queste app è complementare allo studio tradizionale  e è soprattutto utile a incrementare il vocabolario con particolare attenzione alla fonetica. Alcuni esempi sono ABA English (https://www.abaenglish.com/it/), la famosa app di BABBEL (https://it.babbel.com/), DUOLINGO (https://it.duolingo.com/) tra le sue caratteristiche ha anche la possibilità di creare sfide con amici.

WRITING

Il reading e il listening rappresentano la parte di comprensione della lingua, al contrario writing e speaking costituiscono la parte di produzione della lingua. Chi studia per ottenere una certificazione della lingua inglese si esercita costantemente nei test di scrittura. Questo perché scrivere un pensiero è alla base della comunicazione. Farlo rispettando un determinato lasso di tempo stimola e accelera la mente a pensare in inglese. Infatti scrivere velocemente può rappresentare la fase preparatoria al parlare velocemente. Bisogna però tener presente che l’inglese scritto è diverso da quello orale, si usano meno phrasal verb e non vi sono contrazioni o idiomi. Per chi non avesse un insegnante a disposizione, oppure un amico di penna, può cercare strumenti utili sul web. Sono presenti alcuni servizi anche gratuiti che consentono di ottenere la correzione del proprio elaborato. Cambridge English Write & Improve (https://writeandimprove.com/) è un servizio gratuito per la correzione del testo. Grammarly (https://www.grammarly.com/) è un servizio gratuito e a pagamento per la correzione istantanea del testo.

SPEAKING

Lo speaking rappresenta la nota dolente per molte persone. Il popolo anglofono per rendere più veloci e fluenti i discorsi orali ha modificato la fonetica delle parole. Non esistono trucchi ma solo tanto esercizio. Per uno studio accurato è necessario iniziare a imparare l’alfabeto fonetico. Ci sono alcune regole generali come la doppia “oo” di look pronunciata “u” ma la lingua nasconde molte insidie e parole letteralmente uguali se pronunciate in modo diverso cambiano completamente significato. Un esempio è tear il cui significato passa da lacrima al verbo strappare in base alla pronuncia. In pratica per ogni parola deve essere studiata sia la pronuncia che il significato. Do not tear, please! Attualmente vengono in aiuto le diverse app disponibili che permettono di ampliare il vocabolario e sentire la parola ed eventualmente ripeterla. Una risorsa eccezionale sono i meetup o le feste erasmus, provare per credere. Per chi ha la possibilità di viaggiare, vivere un breve periodo in un paese anglofono è la migliore soluzione. Un consiglio, assolutamente andare in famiglia ed evitare possibilmente grandi città all’inizio (a Londra ormai si parla italiano in ogni bar). I programmi erasmus plus istituiti dall’UE sono incredibilmente efficaci e in certe circostanze gli scambi culturali sono parzialmente sovvenzionati, bisogna solo organizzarsi per tempo.

APPROFONDIMENTO ERASMUS PLUS

Vi suggeriamo la visione di alcuni siti web relativi al mondo dello scambio europeo. Qui è possibile reperire informazioni generali, su programmi di viaggio attivi ed eventi programmati.

La rete ufficiale del programma erasmus plus (https://www.eurodesk.it/).

Pubblicazione dei programmi di scambio attivi (https://www.portaledeigiovani.it/).


In questo articolo è stato esposto il fenomeno in linea generale perciò non può essere considerato esaustivo. Seguiranno altri articoli in cui saranno esaminati nello specifico gli strumenti di apprendimento proposti. Lo studio della lingua è un processo lungo ma necessario per affrontare il mondo del lavoro con le competenze previste. L’offerta formativa delle università italiane è diretta sempre con maggior frequenza verso percorsi interamente in inglese. Molti professori richiedono lo studio di fonti in lingua straniera per il superamento dell’esame. Spesso anche la stesura della tesi di laurea presuppone l’analisi di testi in inglese. Questo perché la lingua utilizzata nella ricerca scientifica è l’inglese. Cresce quindi l’esigenza di effettuare traduzioni corrette e si allungano i tempi di elaborazione di una tesi o della preparazione ad un esame. Per velocizzare il lavoro è possibile rivolgersi ad esperti traduttori. Meditatesi fornisce il servizio di traduzione rapida attraverso i propri professionisti madrelingua. Per ulteriori informazioni scrivi senza impegno.

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